giovedì 19 agosto 2010

Splendida Palermo!

Quattro giorni trascorsi a Palermo sono veramente pochi per ammirare tutte le bellezze del suo centro storico, soprattutto se in compagnia di un gruppo di amici del posto molto simpatici e ospitali...che  prendono la vita "con calma" :-)))...! Di seguito le foto dei monumenti e delle chiese che mi hanno colpito di più nel mio veloce giro "perlustrativo"...


Giovan Battista Filippo Basile ed  Ernesto Basile,
Teatro Massimo, 1875-1897, Palermo


Ecco il Teatro Massimo in una suggestiva foto notturna :-)! Si tratta di un imponente edificio in stile Neoclassico che domina  piazza Giuseppe Verdi. Sull'architrave in facciata l'epigrafe:

"L'arte rinnova i popoli e ne rivela la vita.
Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l'avvenire"
(autore sconosciuto)

                                


Sotto, nella mappa, ho segnato con dei cuori fucsia :-) tutti i posti visti:




Da piazza Giuseppe Verdi, proseguendo lungo via Maqueda, si arriva ai Quattro Canti ( Piazza Vigliena).
Quattro pallazzi dalla facciata concava che si trovano all'incrocio tra via Maqueda e via Vittorio Emanuele. Simboleggiano la ripartizione della città in quattro quartieri, ciascuno dei quali affidato alla protezione di una Santa, e rientrano nel progetto di riqualificazione urbanistica della città voluto dal vicerè marchese di Vigliena nei primi anni del sec. XVII, che diede inizio alla stagione barocca palermitana. Le quattro facciate dei palazzi furono progettate da Giulio Lasso nel 1608 e si articolano su tre ordini: dorico, ionico e corinzio. Al primo livello corrispondono le fontane raffiguranti le quattro stagioni; al secondo, incorniciate da nicchie, le statue dei sovrani spagnoli CarloV, Filippo II, III e IV; al terzo le statue delle Sante protettrici dei rispettivi quartieri (Ss.Cristina, Ninfa, Oliva e Agata) .
Infine, sulla sommità, stemmi reali e imperiali.






Subito dopo i Quattro Canti, sempre su via Maqueda, c'è la bellissima piazza Pretoria, con al centro la fontana realizzata da Francesco Camilliani nel 1554, adorna di statue raffiguranti  divinità pagane e i quattro fiumi di Palermo. Alle spalle della fontana si intravede la Chiesa di Santa Caterina.

Francesco Camilliani, Fontana Pretoria, 1554-55, Palermo


Attraversando la piazza, passando tra la Chiesa di Santa Caterina ed il Palazzo Municipale (sull'estrema destra nella foto), si giunge poi in Piazza Bellini, dove si trovano due piccoli "gioielli" dell'arte normanna: la Chiesa della Martorana e quella di San Cataldo.


Chiesa della Martorana, 1143, Palermo
                                                
La Chiesa della Martorana (o Santa Maria dell'Ammiraglio) fu voluta da Giorgio d'Antiochia, ammiraglio di Ruggero II, nel 1143. Il prospetto barocco deriva da un restauro effettuato nel XVI sec.; il campanile e la meravigliosa decorazione musiva interna risalgono invece alla struttura originaria.
Di seguito quel che sono riuscita a fotografare dei bellissimi mosaici bizantini che ricoprono le pareti superiori della chiesa e che, insieme a quelli della Cappella Palatina, che purtoppo non sono riuscita a vedere :-(, rappresentano il più antico ciclo musivo della Sicilia. L'iconografia è quella tipicamente bizantina: nella cupola è raffigurato il Cristo Pantocrator circondato da Arcangeli, Evangelisti e Profeti.
 



                   



Mi è piaciuto molto il gioco di luci creato dalle finestre sul fondo dorato dei mosaici e di grande effetto è il "cielo stellato", tipicamente bizantino, che adorna le volte e che richiama alla mente il bellissimo Mausoleo di   Galla Placidia a Ravenna.






                                                    



A destra della Martorana c'è la piccola cappella di S. Cataldo. Costruita anch'essa durante il periodo normanno, XII sec., conserva quasi intatta l'antica struttura. L'interno, al contrario della Martorana, è praticamente privo di qualsiasi ornamento, quasi ad esaltare l'imponente crocifisso ligneo dipinto che si trova al centro dell'abside. In contrapposizione alla nudità delle pareti, inoltre, vi è la policromia dei mosaici del pavimento che, insieme alle grate delle finestre, ripropongono piccoli motivi arabeggianti.



Chiesa di S.Cataldo, XII sec., Palermo


 













Chiesa di San Cataldo, pavimento a mosaico, XII sec.


Tornando indietro verso i Quattro Canti, adiancente al cantone meridionale (su via Vittorio Emanuele), si trova la chiesa di S.Giuseppe dei Teatini, costruita tra il 1612 e il 1645. Essendo l'interno molto buio, purtoppo, non sono riuscita a fotografare gli splendidi dipinti e stucchi che ricoprono la volta della navata centrale e della cupola. Entrando mi ha colpito subito la  ricchezza della decorazione plastica e delle policromie marmoree che ricoprono le pareti laterali e le nicchie, e che rappresentano la caratteristica comune delle  innumerevoli chiese barocche del centro storico della città.


Chiesa di S. Giuseppe dei Teatini, 1612-1645, Palermo






Sempre su via Vittorio Emanuele, proseguendo verso Porta Nuova, troviamo la chiesa del SS.Salvatore. Di origine normanna (XI sec), fu poi completamente trasformata nelle attuali forme barocche sul finire del 1600, dall'architetto Paolo Amato. Entrando si ha quasi l'impressione di essere in un teatro, invece che in una chiesa, per l'inusuale pianta ellittica e per la presenza di numerosi tendaggi che coprono le finestre e alcune delle nicchie. Come nella chiesa di S.Giuseppe dei Teatini, le pareti interne sono arricchite da decorazioni in marmi policromi, sculture e dipinti.



Chiesa del SS. Salvatore, XI sec., Palermo  





 Eccoci finalmente alla Cattedrale! :-) Spero che dagli scatti che ho fatto si possa avere almeno una vaga idea del suo splendore. Costruita nel 1184 dall'arcivescovo Gualtiero Offamilio, subì innumerevoli trasformazioni nel corso dei secoli, visibili oggi nella coesistenza, nello stesso edificio, di una molteplicità di stili. Da quello  "arabeggiante" del paramento murario esterno; al gotico "catalaneggiante" del portico e del portale meridionale (realizzati da Antonino Gambara nel XIV sec); alla grande cupola, aggiunta nel 1800 su progetto di Ferdinando Fuga, in evidente discordanza con lo slancio delle torri gotiche.


Cattedrale, 1184, Palermo












Anche l'interno, in stile Neoclassico, risale al restauro del XIX sec.









Porta Nuova  ha rappresentato per anni l'accesso principale alla città. Fu costruita nel 1583 per celebrare la vittoriosa battaglia di Tunisi di Carlo V e infatti i quattro telamoni ai lati dell'ingresso, due con le braccia incrociate e due con le braccia mozze, rappresentano proprio i Mori sconfitti. Nel 1669 la Porta fu interamente ricostruita in seguito all'esplosione di un deposito di polvere da sparo e, in questa occasione, fu aggiunta la copertura piramidale rivestita di piastrelle di maiolica raffiguranti un'aquila (simbolo della città), opera dell'architetto Gaspare Guercio.


Porta Nuova, 1583, Palermo

Oltre la Porta c'è il Palazzo dei Normanni, che purtroppo ho visto solo di passaggio :-) Proseguendo su via Calatafimi, sulla destra, si trova l'Albergo delle Povere (1733), costruito sotto il regno di Carlo III di Borbone per offrire un rifugio ai più bisognosi. Il progetto è di Orazio Furetto.
Nelle foto la facciata ed il cortile interno.



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Albergo delle Povere, XVIII sec., Palermo







Tornando indietro verso il Teatro Massimo (lungo via Carini e Beati Paoli, via Sant'Agostino e via Cappuccinelle), troviamo il Mercato del Capo: uno dei quartieri storici e più folkloristici di Palermo. Ricchissimo di piccole chiese barocche "immerse" nella vivacità del luogo... ma anche nel degrado.


Mercato del Capo, Palermo

La foto che segue può dare un'idea dello stato di abbandono della maggior parte dei vicoli del quartiere :-/...



L'Immacolata Concezione è una delle meravigliose chiese barocche della zona. Fu costruita nel 1612  su progetto di Grazio Nobili. Sono riuscita a "rubare" una foto dell'interno, anche se non era consentito :-P Entrando si ha l'impressione di trovarsi davanti ad un inestimabile tesoro! Anche qui, come in S.Giuseppe dei Teatini, spicca la ricchezza della decorazione marmorea policroma che ricopre le pareti interne, accentuata in questo caso dalle dimensioni ridotte della chiesa. Il soffitto "a botte" è ornato da stucchi dorati e dall'affresco di Olivio Sozzi, raffigurante "Il trionfo degli ordini religiosi".



Chiesa dell'Immacolata Concezione, 1576, Palermo




La chiesa di San Domenico è invece nel quartiere della  Vucciria, altro mercato storico di Palermo. Fu ricostruita nel 1640 su progetto di Andrea Cincirrione sui resti di una precedente chiesa databile al 1300 e poi ingrandita nel 1458. La facciata fu rifatta nel 1726 ed è incorniciata da due alti campanili e da statue in stucco raffiguranti santi e papi.



Chiesa di S.Domenico, 1640, Palermo



Chiesa di San Giuseppe, 1635, Monreale



Ho lasciato per ultimo il duomo di Monreale, come si fa col boccone più buono! ;-) Un vero e proprio capolavoro dell'arte Normanna. Costruita nel 1174 per volere di Guglielmo II, conserva intatta la struttura originaria e le decorazioni arabeggianti del periodo. Aggiunte successive  sono invece il portico in facciata a tre arcate (XVIII sec.) ed il portico laterale ( XVI sec.). 


Duomo di Monreale, 1174





Le foto purtroppo non rendono l'idea della grandiosità del suo interno, interamente rivestito da mosaici bizantini su fondo dorato raffiguranti scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. Furono realizzati tra la fine del XII sec. e l'inizio del XIII sec. da maestranze locali e veneziane, formatesi grazie a mosaicisti bizantini.

















Nell'abside mediana la maestosa raffigurazione del Cristo Pantocrator (Onnipotente); sotto la raffigurazione della Madonna con Bambino in trono;  sotto ancora figure di Santi.








Cristo "Pantocrator", XII-XIII sec.




























3 commenti:

Michela ha detto...

BRAVA KATIA!

Unknown ha detto...

La parte che mi è piaciuta di più è quella dei cuori fuxia! :P

Dablokesh ha detto...

Foto interessanti. Esaltano arte-cultura di Palermo

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